Spunti sul monologo di Luciana Litizietto Stasera CasaMika 31/10/2017

Luciana Litizietto nel video:
Mi sono rotta con questa storia di essere sempre tutti uguali, belli, perfetti, alti con il sorriso bianchissimo, tutti i denti bianchi come dei tic tac. E chi non lo è? Chi non lo è deve sentirsi una merda!? […]

Secondo me la bellezza non vuol dire essere perfetti ma vuol dire essere anche armonici, dentro e fuori e accettarsi per quel che si è. Lo dico a tutti i ragazzi che patiscono a scuola e patiscono tra gli amici, quelli che sono spesso vittima dei bulli: ho una lettera per voi!

Cara o Caro ….
può capitare che in certi periodi della vita uno si senta fragile, si senta come le barrette dei frutti di bosco, che basta un niente a frantumarle.

E’ normale, è assolutamente umano!
Viviamo in un tempo fetente che ci vuole sempre al top: fighissimi, intelligentissimi, bravissimi a scuola, amatissimi e anche pieni di like. Capirai…

E se invece non sei così bello/a?
Se sei tondo/a e gentile come la nocciola delle langhe e nessuno ti guarda?
Se hai sempre qualche brufolo pellegrino che fa il cammino di Compostela sulla fronte?
E se la tua caviglia non è stretta come il cervello di chi ti critica?
Se vivi nella vita reale e non vivi in PhotoShop?

E tu invece, te invece che sei maschio e ti senti medusa?
Che non sei alto 190, non hai settemila muscoli che ballano sotto la maglietta e che quando giochi a calcio sembri un po’ il Gabibbo.

Tu che porti la stessa felpa da un mese perché solo con quella ti senti un po’ corazzato, che tieni i capelli lunghi, lunghi fino al naso, così non si vede che ogni tanto piangi. Che devi fare?

Nulla devi fare, nulla! Solo lasciarti crescere in pace!
Amarti, questo si, perché la gente non sa quante cose belle ci sono dentro di te! E’ per quello che ti tormenta! Ma guardali, guardali! Vale la pena dare retta alle stronzate che dicono? Sono budini! Budini che si credono torroni! Solo tu sai quanto vali!

Sei diverso/a? Minchia evviva! Vuol dire che sei un pezzo unico e originale, come te nessuno mai!

Io questo ho imparato nel tempo, a diventare un po’ speleologi di se stessi. Sai quelli che vanno a cercare le cose in profondità, tipo palombari. Solo che quelli lo fanno nel mare. Tu ti metti lì e cominci a scavare e ti ascolti.

Il tuo cuore è una conchiglia: se lo ascolti bene si sente un sacco di roba!
Si sentono le onde, le maree, le burrasche, le bonacce. Si sentono gli slanci del tuo cuore, le paure mescolate alle tue forze.

E poi leggi! Leggi tanto, leggi tutto, leggi anche quando sei al cesso, leggi anche le istruzioni del detersivo, leggi! Leggi anche quello che ti sembra difficile: l’hanno scritto degli uomini, ci hanno speso del tempo, qualcosa dentro che serve ci sarà!

E’ attraverso le storie degli altri che scopri di non essere solo/a e che le cose che succedono a te, sono successe non sai a quanti!

E poi? E poi ascolta la musica, fai che il tum tum del tuo cuore si mescoli al tum tum della batteria e poi canta! Canta anche se sei stonato/a. Riempiti l’Ipod, canta e cammina fino a quando ti fanno male i piedi e ti va via la voce. Tirati su da quel divano! Mettiti una maglietta che ti sta bene!

Un po’ di rimmel se sei una femmina e un po’ di gel se sei un maschio, tutti e due se sei gay. Impara prima di tutto a piacere a te stesso/a. Quello che pensi di te, è molto più importante di quello che gli altri pensano di te! Lo diceva Seneca che non era affatto un…

Categorie: Blog

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